Passa ai contenuti principali

Si parla di

Si parla di

Le Sanguisughe Emotive: Quando L'Amicizia è Un Fake

Foto di Foundry Co da Pixabay 

“Ciao Fra, come stai?”

“Mah, abbastanza bene e tu?”

“Ah guarda io in questo periodo è un casino…..Ti devo raccontare cosa mi è successo ieri sera……poi guarda al lavoro non so davvero come comportarmi……insomma sai sono in un periodo un po’ così……ma secondo te cosa dovrei fare?......ah e poi non sai mi è successo anche questo…..eccetera, eccetera, eccetera…(dopo un ora), e tu invece?

“Eh anche per me è un periodo un po’ difficile, al lavoro mi sto facendo un culo e la vita privata va un po’ così”

“Ah capisco, senti ora devo andare, ci sentiamo eh, ciao!”

“Eh, ciao...”

Vi è mai capitata una conversazione così con un familiare o un amico? 

Vi è mai capitato che questo fosse il modus operandi standard di una persona? 

Se sì, avete incontrato una sanguisuga!


Le sanguisughe sono quelle persone che in un rapporto pensano solo a prendere senza mai dare. 

Quelle persone che usano gli altri a seconda dei loro bisogni

I tuoi migliori amici nel momento del loro bisogno ma quando le cose si sistemano spariscono. 

E se dovesse capitare che un giorno sia tu ad avere bisogno, quella persona ci sarà solo se coinciderà con i suoi piani o con una sua necessità.

Per chi nelle amicizie e nei rapporti in generale è abituato a dare tutto sé stesso e a stare vicino col cuore alle persone a cui vuole bene, scoprire di avere a che fare con una sanguisuga sarà un brutto colpo.

Accorgersi che una persona, a cui sei stato vicino per tanto tempo, che hai aiutato nei momenti più difficili senza preoccuparti del dispendio di tempo ed energie, nel momento in cui richiedi il suo aiuto non solo non te lo da ma nemmeno si accorge di aver mancato in qualcosa, genera amarezza e delusione.

L’errore più grosso che si possa fare è pensare che chi abbiamo davanti intenda l’amicizia come la intendiamo noi. 

Non è una cosa così scontata. 

Non è detto che se qualcuno sarà sempre lì a “succhiare” il tuo aiuto e tu glielo donerai volentieri, lui farà lo stesso.

E’ vero che non si dà per ricevere ma è altrettanto vero che i rapporti non possono essere unidirezionali.

Non può esistere un rapporto in cui a dare è solo uno dei due perché sarebbe paragonabile a quello che un genitore fa per un figlio e, si sa, di mamma ce n’è una sola!

Non so se si tratti di egocentrismo, egoismo, mancanza di sensibilità, incapacità di affezionarsi, so con certezza però che questi rapporti sono deleteri e inutili.

Ne usciremo scarichi, salassati di ogni energia e ci renderemo conto di aver donato noi stessi a qualcuno che non è nemmeno in grado di apprezzarlo.

Quindi direi che non è il caso di aspettare il momento del bisogno ma di fermare prima gli atteggiamenti da sanguisuga, mettendo in chiaro in un rapporto che desideriamo che anche i nostri bisogno vengano ascoltati.

Che ne pensate? Vi è mai successo?

Ci terremmo una sanguisuga attaccata a una gamba per il resto della vita?

La risposta è fin troppo ovvia!

 

Se ti è piaciuto questo articolo commentalo o condividilo con i tuoi amici

 

Commenti

  1. E' il motivo per cui ho pochissime amiche, al momento attuale. E' dura accorgersi dopo anni di aver avuto a che fare con vere e proprie sanguisughe, pronte a voltarti le spalle appena cerchi di fare quel 'passo oltre' ciò che sono disposte a darti.

    Costruire amicizie bidirezionali è secondo me ancora più difficile che trovare un fidanzato.

    RispondiElimina
  2. Mi sa che hai ragione...anch'io effettuo una selezione spietata!
    A me i rapporti finti non piacciono, del tipo"io ho un sacco di amici" e poi di veri ce ne saranno due se tutto va bene. Preferisco frequentare solo quei due!

    RispondiElimina
  3. Di sanguisughe ne conosciamo tutti se sono amici e non ti piace il loro modo di fare gli elimini dalla tua vita ma se sono parenti come si fa?

    RispondiElimina
  4. Ah, ce ne sono a mazzi di sanguisughe! E se sono parenti ovviamente non si possono eliminare. Però si possono disinnescare i giochi. Dire "scusa, non sai quanto mi dispiace, ma ora proprio non ho tempo" appena attaccano la solfa, magari con un gran sorriso. Oppure, iniziare a raccontare disgrazie più grandi delle loro, ma non le vostre, quelle di qualcun altro, anche inventato. Così sembrerà gossip e la sanguisuga si distrarrà. Sono entrambe tecniche personalmente collaudate. :-)

    RispondiElimina
  5. Robilandia08/05/11, 22:40

    questo tipo di gente è mera zavorra...va subito scaricata appena ci si rende conto. con questo criterio è normale che si frequentino pochissime persone...sono dei vostri!

    RispondiElimina
  6. Non sai quante volte mi è capitato! Nei rapporti in genere do tutta me stessa, ma a 30 anni suonati finalmente ho capito come va il mondo.. è dura accettarlo, fa male ma meglio avere 2 amici contati che averne 50 "amici" che non sanno cosa vuol dire amicizia....

    RispondiElimina
  7. Mamma mia quante sanguisughe ho incontrato nella mia breve vita. Così tante da, se mi permetti il francesismo, averne le palle piene. Ora le elimino. Non mi sforzo più, non mi impegno più. Non c'ho voglia, ecco. E la vita è fin troppo breve per permettersi di perdere tempo con persone così...

    RispondiElimina

Posta un commento


Conosciamoci meglio

Clicca sui pulsanti

Ti aspetto sui Social