Foto di Gerd Altmann da Pixabay |
Camminare senza meta ti insegna a imparare ad apprezzare il viaggio anziché la destinazione.
Ci sono momenti nella vita in cui non puoi sapere dove stai andando, puoi solo goderti ogni singolo passo.
Se mentre il piede poggia per terra, pronto a darti nuovo slancio, ti senti bene allora forse non conta dove stai andando.
Certo, le incognite spaventano e le domande si affollano nella mente: “Dove mi porterà tutto questo?”, “E se la destinazione fosse sofferenza?” “E se alla meta non ci arriverò mai?”
"E se…e se…e se…"
Quanto rovinano il presente gli “e se…”
Smetti di godere di ciò che fai e cominci a preoccuparti di ciò che farai, costruisci congetture e fai progetti, smettendo di sentire quanto ti fa stare bene il momento che stai vivendo.
Ci sono situazioni che non puoi sapere dove porteranno, forse perché in certe circostanze non sai nemmeno tu bene dove vuoi andare, e poi la vita è tanto buffa e beffarda che alla fine, anche quando pensi di sapere quale sia la meta rimani fregata.
E allora a volte penso che cercare di proteggerci dalla sofferenza prevenendo ed evitando il dolore sia del tutto inutile. E’ un compito impossibile.
Ci sono storie d’amore che partono come se fossero la storia della nostra vita, con dichiarazioni d’amore eterno, progetti e promesse ma che poi finiscono nel cassonetto della differenziata con l’etichetta “errore madornale”.
Sapere quale fosse la meta, avere aspettative e certezze, ci ha forse evitato di soffrire?
Direi di no.
Ci sono storie invece che nascono senza promesse, se non quella di farsi del bene, senza aspettative, se non il rispetto reciproco, senza certezze, se non l’affetto sincero. Non sai come andrà, è un viaggio senza una meta precisa, ma se sai goderti il paesaggio puoi assaggiare un po’ di felicità.
Nella vita forse ci vuole la pazienza di lasciare che le cose accadano e che i percorsi si delineino lungo il cammino, che prendano forma e sostanza da soli, senza forzature e senza aspettative, solo così saremo in grado di godere davvero del presente.
E poi, se la meta sarà di nostro gradimento saremo felici, se non lo sarà magari soffriremo ma la vita è anche questo, imparare dalla sofferenza.
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Nella vita bisogna avere la pazienza di lasciare che le cose accadano e che i percorsi si delineino lungo il cammino, che prendano forma e sostanza da soli.
RispondiEliminaNulla di più vero mia cara, l'ho imparato solo ora.
Un abbraccio
Mah diciamo che questo è un discorso che può valere in molti casi..... :)
RispondiEliminaInfatti, come già sai, l'unico rimpianto che ho è aver fatto delle richieste che, in un mondo ideale ipotetico, non avrei dovuto nemmeno fare....con l'unico risultato che, come si fa con i bambini, quello che mi sarebbe piaciuto non è accaduto forse perchè l'ho chiesto, o forse perchè alla fine non sarebbe mai accaduto..
Diciamo che appunto, con i SE e i MA e i FORSE non è che si arriva da qualche parte, e diciamo che sì, anche io non o dove voglio andare e quindi perciò mi sento ancora un po'...così...
Però so di preciso cosa NON voglio fare, dove NON voglio andare e cosa NON mi fa stare bene, e diciamo che è già una piccola indicazione di direzione... :)
Essere coraggiosi,avere le palle di fare scelte che non siano scontate,saper guardare oltre a quello che vedono i più e sapere di poter superare ostacoli che altri vedono insormontabili: e' questo che ci vuole in amore,lasciarsi i SE, i MA e i FORSE alle spalle e andare avanti. Dici bene,vivere la leggerezza e godersi ogni momento per quello che e', che fare congetture e troppi progetti spesso non porta a nulla. Bel post. Buona serata.
RispondiEliminaQuanto hai ragione, Cosmo... Io penso sempre alle destinazioni, e mi perdo tutti i viaggi...
RispondiElimina@Ali: eh sì, anch'io comincio a impararlo ora...
RispondiElimina@M.I.: è già una grandissima indicazione di direzione!! E comunque hai ragione, le cose non vanno forzate perché se no perdi la magia e l'emozione che provi quando accadono da sole, inaspettatamente...
@Carrie: hai ragione, solo che a volte le paure e le insicurezze ci mettono lo zampino e ti fanno sentire l'esigenza di definire, stabilire, incanalare... Un abbraccio
@fenicecherisorge: eh è un vero peccato, l'ho fatto spesso anch'io...ma non è mai tardi per imparare ad assaporare il viaggio! :)
Certe volte bisogna lasciare andare le cose senza fare troppi pensieri...Perchè credo che certe situazioni vadano prese così come vengono senza farci condizionare troppo...
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