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Visualizzazione dei post con l'etichetta disagio

Si parla di

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Quanto conta il bacio?

Foto di  StockSnap  da  Pixabay   "Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo…" Be' oddio non è che volevamo proprio cambiare il mondo e poi il bar non era un bar ma un locale fashion di Milano.  Fatto sta che, tra uno Sbagliato e un Cosmopolitan, si comincia a parlare di cose serie. Un'amica comincia dicendo che se un uomo la bacia male lei non ci esce la seconda volta o al massimo, proprio in periodi di carestia, gli da una seconda chance ma se quello se la gioca male finisce lì. Eh oh son  problemoni questi! Due dei quattro presenti erano uomini e subito hanno cominciato a dire che lei era troppo spietata, ma si vedeva che arrossivano domandandosi tra se e se: “chissà se io bacio bene??” .  Nei loro occhi si poteva leggere chiaramente il terrore di un possibile giudizio femminile inespresso perché, si sa, tra amici ci si confida queste cose ma la ragazza con cui uscivi mesi fa e poi è sparita magari non se l’è sentita di dirti che la bac

Il Piacere Femminile è Un Problema Tuo?

Foto di  Bellezza87  da  Pixabay I numeri parlano chiaro, il 73% delle donne non raggiunge sempre l’orgasmo durante un rapporto sessuale e il 20% dice di raggiungerlo la metà delle volte. Solitamente si considera terminato il rapporto una volta che l’uomo ha raggiunto il piacere, o quantomeno terminato per un po’ per i più “sportivi”, ma qualcuno si preoccupa del piacere femminile? Quante donne pensano che se non riescono a raggiungere l’orgasmo non c’è nulla di male? O peggio che sia un problema loro? Ma di chi è davvero il problema?

Siamo Una Generazione di "Fantozzi" dell’Amore?

Foto di  www_slon_pics  da  Pixabay   È possibile che siamo tutti alla ricerca di un “posto fisso” in una relazione? Siamo una generazione di individui che di individuale non hanno nulla? Può essere che quel posto fisso sia l’obiettivo per il quale siamo disposti a renderci ridicoli come il caro ragionier Fantozzi? Negli ultimi giorni ho ascoltato delle storie che mi hanno portato a farmi queste domande.

L'Ipocondriaco sentimentale

Foto di  192635  da  Pixabay   L'ipocondriaco sentimentale è quello che, poverino, ce le ha tutte lui . Lui è ferito dalle storie passate, lui ha paura e si difende da tutti, lui non si vuole sentire impegnato perché non sarebbe in grado di dare niente, lui non si vuole innamorare perché non vuole soffrire, lui è un uomo complicato e deve essere capito, lui, anche volendo, non riesce ad amarti come meriteresti. Insomma sto poro Cristo è un vero e proprio caso umano! Tu magari all'inizio ci provi anche a cercare di capire tutte le sue paure, le sue difese e le sue stronzate (diciamocelo), ma poi a un certo punto ti porrai la domanda fondamentale: ma non è che sono tutte cazzate?

Le Sanguisughe Emotive: Quando L'Amicizia è Un Fake

Foto di  Foundry Co  da  Pixabay   “Ciao Fra, come stai?” “Mah, abbastanza bene e tu?” “Ah guarda io in questo periodo è un casino…..Ti devo raccontare cosa mi è successo ieri sera……poi guarda al lavoro non so davvero come comportarmi……insomma sai sono in un periodo un po’ così……ma secondo te cosa dovrei fare?......ah e poi non sai mi è successo anche questo…..eccetera, eccetera, eccetera…(dopo un ora), e tu invece? “Eh anche per me è un periodo un po’ difficile, al lavoro mi sto facendo un culo e la vita privata va un po’ così” “Ah capisco, senti ora devo andare, ci sentiamo eh, ciao!” “Eh, ciao...” Vi è mai capitata una conversazione così con un familiare o un amico?  Vi è mai capitato che questo fosse il modus operandi standard di una persona?  Se sì,  avete incontrato una sanguisuga! Le sanguisughe sono quelle persone che in un rapporto  pensano solo a prendere senza mai dare.   Quelle persone che usano gli altri a seconda dei  loro bisogni .  I tuoi mi

Quando Un Uomo Merita La Nostra Attenzione?

Foto di  Julie Rose  da  Pixabay   Quando è pazzo di te. Semplicistico? Forse. Ma mi è successo più di una volta di accettare qualcosa meno e poi di pentirmene per essermi sentita non valorizzata quanto meritavo. Pensavo: “Ma cosa ci sto a fare con questo qua?” però in qualche modo mi ero affezionata e chiudere diventava difficile . Così sono arrivata alla conclusione che questo sia il presupposto minimo per pensare, valutare, soppesare di frequentarlo e che sarebbe meglio evitare fin dall’inizio di invischiarsi nelle seguenti situazioni :

Il Negazionista

Foto di  Gerd Altmann  da  Pixabay   Tempo di lettura: 2 minuti No, tranquille, non sto parlando di quello che pensa che “Non ce n’è Coviddi”, su quello non mi esprimo. Sto parlando di quel particolare essere ambivalente che vuole una storia ma nega di volere una storia o non vuole una storia ma nega di non volere una storia.  Vi ho confuse abbastanza? Eh, quello è lo scopo! Vi è mai capitato uno così? A me sì e dopo momenti di spiacevole confusione, ho capito che:

Le domande giuste

Foto di  Gerd Altmann  da  Pixabay   Perché capitano tutte a me? Perché proprio a me? Che cosa ho fatto di male nella vita? Perché non me ne va mai dritta una? Perché nessuno mi capisce? Perché incontro sempre uomini stronzi? Vi è mai capitato di farvi queste domande? A me molto spesso.

Chi (s)offre di più?

Foto di FrancescaBo Una cosa che mi sfugge è la ragione della competizione che alcune persone ingaggiano a chi soffre o ha sofferto di più.  Come se ci fosse un'asta segreta del dolore di cui solo loro sono a conoscenza. Vi è mai capitato? Appena ti sentono dire che hai un problema nella vita, loro ne hanno uno più grande. 

L'uomo Cacca

Foto di  Alexandra ❤️A life without animals is not worth living❤️  da  Pixabay   Altrimenti detto LAMMERDA (che con due M c’è più gusto!). Dunque come spiegarvelo…farei prima a dirvi quale genere di uomo NON è Lammerda ma poi qui si entrerebbe nei sentimenti, negli affetti, nelle relazioni…e io lì non ci voglio entrare perché se un uomo è una merda lo è a prescindere dai sentimenti che prova per te e dalla relazione che ha con te. Ma facciamo alcuni esempi per rendere il concetto più chiaro a chi ancora non fosse riuscito ad identificare con chiarezza solamente dalla puzza.

Il Marionettista

Foto di  Septimiu Balica  da  Pixabay   La marionetta è un pupazzo in legno, stoffa o altro materiale, che compare in scena a corpo intero ed è mosso dall'uomo a distanza o con accorgimenti non visibili (da Wikipedia ). E qui bisogna fare molta attenzione perché questo genere di uomo è uno dei peggiori della categoria e tra i più difficili da identificare. Apparentemente sembra che siamo noi a fare e disfare , ad agire, a prendere o a lasciare ma non ci rendiamo conto che certi uomini riescono a muoverci come delle marionette! Sono loro che tirano i fili e subdolamente ci inducono a fare esattamente quello che vogliono loro. Sono abili conoscitori della mente femminile e sanno bene che a ogni loro comportamento corrisponde un effetto ben preciso, una nostra specifica reazione . Se vogliono farci avvicinare a loro si comportano come l’uomo che ogni donna sogna e quando invece vogliono il contrario cosa accade?

I gesti romantici

Foto di  aliceabc0  da  Pixabay   Quanto contano i gesti da film in una relazione?  Avete presente, per dirne una, quelle cose alla Richard Gere che va in limousine sotto casa di Julia Roberts?  Che poi alla fine, sempre lì si torna, si rifà al principe che correva a salvare la principessa sul cavallo bianco! Grazie Signor Disney, grazie! Ecco queste cose possono essere un tantino fuorvianti .  Se ci siamo fatte rimbecillire da queste cagate, sicuramente penseremo che un uomo che ci ama fa questi gesti. I tranelli sono due:

Il Bugiardo

Foto di  mariann72  da  Pixabay   Quello che “E’ un tipo misterioso”, “E’ una persona riservata”, “A lui non piace parlare di sé” . Ma non è che per caso è soltanto un bugiardo , solo che noi, ancora troppo inebriate dai fumi della cotta, non ce ne rendiamo conto? Tra una persona riservata e una di cui non ci si può fidare ci sono delle grosse differenze, ecco come identificare il bugiardo:

L'uomo duro: maneggiare con cura

Foto di  Ryan McGuire  da  Pixabay   Ci sono uomini che appaiono molto forti agli occhi delle donne.  Di solito sono i più stronzi, quelli che sanno essere molto duri, sicuri di sé e intransigenti. Quelli che comandano e che sottomettono le donne più deboli .  Li vedi che di fronte a un litigio non chiedono mai scusa, che non rincorrono mai nessuno e che dimostrano di non avere bisogno di nessuno. Avete presente il tipo?

Il cantastorie

Foto di  Florin Radu  da  Pixabay   "A mille ce n'è nel mio cuore di fiabe da narrar (da narrar). Venite con me nel mio mondo fatato per sognar…(per sognar)" Se ascoltate bene, mentre lui parla, in sottofondo, potrete sentire questo motivetto. Il cantastorie , altrimenti detto quello che spara una marea di cazzate , è una figura tradizionale del genere maschile, largamente diffusa nella cultura degli sfigati e/o patetici. Egli va in giro per le strade e le piazze (perché all'aperto le balle rimbalzano meglio) raccontando con il canto storie popolari spacciate per vere. Ok, magari il canto ce lo risparmiano ma ci sono certi cantastorie in giro da premio Nobel! Vi vado a illustrare tre delle peggiori categorie di cantastorie :  

L'uomo peperonata

Foto di  Kai Pilger  da  Pixabay   Quello che ti si ripropone. Ciclicamente. Come il cibo indigesto che ogni tanto si fa risentire, risalendo la china. Della serie “a volte ritornano” .  Avete presente quello con cui magari avete avuto una storia al liceo durata un quarto d’ora o poco più, quello che magari vi ha scaricato per una ex o per una new entry, quello con cui si è concluso poco o niente , che però ogni volta che chiude una storia con la sfigata di turno, torna alla carica con voi?  Ecco sto parlando proprio di questo genere di esemplare di sesso maschile, non dotato di attributi e nemmeno di neuroni sufficienti a prendere una cazzo di posizione nella sua insulsa vita. Di solito quando questo genere di ominide ritorna,

Il Narcisista

Foto di  Sammy-Williams  da  Pixabay   Nell'immaginario collettivo associamo l'idea di Narciso a una persona particolarmente vanitosa e presa dalla sua immagine.  Il narcisismo invece, a mio avviso, ha poco a che fare con la vanità puramente estetica, piuttosto riguarda un disturbo legato all'amore per sé stessi che rende impossibile stringere relazioni durature e che, nella sua versione patologica, è stato catalogato tra i disturbi di personalità più difficili da risolvere.   L'identikit del narcisista :

L'uomo prestigiatore

Foto di  anncapictures  da  Pixabay   Lui: “Grazie per la bella serata. Ora è meglio se vado che domattina mi devo svegliare presto. Ci sentiamo domani ,ok? Ti amo” Lei: “Va bene amore, a domani. Ti amo anch’io.” E da quella sera, da lui non pervenne più nessun segno di vita.   Puff oggi c’è, domani non c’è.   La prestidirigibilizzazione! Nessun messaggio. Nessuna chiamata. Nessuna risposta alle frequenti richieste di notizie. Nessuna lettera. Nessun piccione viaggiatore. Nemmeno i segnali di fumo. SPA.RI.TO.

Le scuse degli uomini

Foto di  karosieben  da  Pixabay   - “Non posso renderti felice” (volere è potere) - “Tu sei troppo per me” (non dovresti esserne felice?) - “E' solo un'amica” (per quello le mandi messaggi ed email di nascosto) - “Voglio andare a vivere con te ma ora devo prima pensare al mio lavoro” (e passarono gli anni...) - “Devo andare a casa a dar da mangiare al gatto” (e poi sparisce per giorni) - “Ho bisogno di concentrarmi solo sul mio lavoro” (ma per una scopata c'è sempre tempo) - “Non amo le storie a distanza” (30 km!) - “Non è che non ti amo, è che penso che non possiamo essere felici nel futuro” (stendiamo un velo pietoso) - “Ho bisogno di stare da solo” (la settimana dopo lo trovi a pomiciare con una in discoteca)

L'uomo che non ci ama

Immagine tratta dal film "La verità è che non gli piaci abbastanza" Quando penso alle scuse che noi donne siamo tanto brave a trovare per giustificare un uomo che con i fatti, e a volte persino con le parole, ci fa capire che non ci ama, mi viene sempre in mente un film, tratto da un libro, che si intitola “La verità è che non gli piaci abbastanza”. La scena  iniziale del film mostra una bambina che sta giocando nel parco. Arriva un bambino che la butta per terra e le dice che lei è una "pupu". Carino, no?  Lei si mette a piangere, va dalla mamma e, tra le lacrime, le racconta l’accaduto.  La mamma, segnando per sempre il suo futuro in modo irreparabile, le dice che se il bambino si è comportato così è perché è innamorato di lei.  Da qui si capisce perché noi donne siamo geneticamente programmate per pensare che se un uomo si comporta da stronzo è perché gli piacciamo.  La protagonista del film incontrerà un uomo che le rivelerà un segreto da non dimenticare

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