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Sto parlando di quel particolare essere ambivalente che vuole una storia ma nega di volere una storia o non vuole una storia ma nega di non volere una storia.
Vi ho confuse abbastanza? Eh, quello è lo scopo!
Vi è mai capitato uno così?
A me sì e dopo momenti di spiacevole confusione, ho capito che:
Il negazionista è quel fantastico esemplare di essere umano
che dice di non volere una storia con voi ma che in realtà si comporta come se
la storia ci fosse.
“Cioè, io già so che non ci potrà mai essere una storia tra
di noi, eh. Però questo non vuol dire che non possiamo fare sesso (tanto sesso), uscire con gli
amici, andare a cena, fare viaggi insieme e passare nottate al telefono.”
E tu che, va be' che questo un po’ ti piace, ma non ti sei
del tutto rimbambita, capisci che qualquadra non cosa ma il problema è che
con questi esseri non riesci ad arrivare al bandolo della matassa.
La caratteristica peculiare del negazionista è la
mistificazione.
La mistificazione di fatti, parole e persino pensieri.
Con astuzia e perizia ed unendo sempre un poco di furbizia
(cit) riuscirà sempre ad alterare la realtà per confondervi le idee e non
permettervi di capire il palo in culo che vi sta preparando dietro l’angolo.
Eh già, perché se non hai niente da nascondere non hai
bisogno di raccontare cazzate, diciamocelo va.
Il palo in culo in questo caso specifico è che il
negazionista nega, per l’appunto, di volere una storia in modo da poter godere
di tutti i vantaggi della vostra compagnia come viaggi e serate insieme perché di
fatto è una persona molto sola nella vita, ma senza mai esporsi in modo che voi non possiate mai avanzare
una qualunque lamentela o richiesta perché lui “ve l’aveva detto prima”! Eh che cazzo, sceme voi! No?
No! Perché a questi begli imbusti bisognerebbe dire chiaro
in faccia che le loro cazzate da negazionisti se le possono infilare dove loro
vorrebbero metterci il suddetto palo!
Il fatto di perculare una persona a proprio vantaggio non ti rende inattaccabile o ineccepibile come credi di poter passare agli occhi degli altri soltanto perché “tu l’avevi detto prima, gne, gne, gne”.
Non siamo né bambini, né trogloditi e giocare con le parole
ma poi avere dei comportamenti allusivi per illudere una persona in modo da
tenerla lì a propria disposizione è un comportamento a dir poco penoso.
Il rischio è quello di trovarsi invischiate in una situazione che si tramuta in un loop senza via d'uscita, perché va da sé che se lo frequentate state bene con lui e con il passare del tempo vi affezionerete sempre più, sperando magari di fargli cambiare idea.
Così passeranno i giorni, le settimane, i mesi e, Dio non voglia, anche gli anni, mentre aspettate che accada qualcosa che lui vi ha detto sin dall'inizio che non accadrà.
Quindi ragazze, cosa si fa con un negazionista? Si discute
o gli si ride in faccia?
A voi l’ardua sentenza!
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