Passa ai contenuti principali

Si parla di

Si parla di

La storia d'amore da film: come funziona?

Foto di mohamed Hassan da Pixabay 

Allora amiche, partiamo da un presupposto che credo ormai sia risaputo ma non lo ripeteremo mai abbastanza: il carissimo Signor Disney era un cazzaro. 

Ci ha creato più turbe psichiche lui che tutti i possibili traumi della nostra infanzia! Penso che probabilmente se creassimo un’associazione “donne dalla vita sentimentale rovinata dal Sig. Walt” e gli facessimo causa potremmo chiedergli i danni morali. Ok, adesso la smetto, che qui finisce che mi fa causa lui!

Ma detto questo, bisogna dire che anche i fantastici film romantici Hollywoodiani con il loro happy ending non hanno contribuito alla nostra sanità mentale. Però vorrei che oggi ci soffermassimo su un dettaglio che probabilmente ci è sfuggito.

Fateci caso, in tutti quei film romantici, in cui la ragazza perde la testa per il ragazzo di turno, lei che tipo è?

È frequente vederla in scene in cui mentre fa spinning con l’amica le racconta che lui non si fa sentire, in cui va a bere con gli amici e ridono del messaggio che non è arrivato dal belloccio, in cui fa shopping con le amiche e compra la biancheria più adatta per il nuovo appuntamento, in cui racconta alle colleghe/confidenti la sua nuova strategia per farsi invitare ad uscire, in cui mentre è a cena con la sua famiglia riceve il famigerato messaggio tanto atteso.

Questo è il quadro che vi viene dipinto.

Non vediamo scene in cui la protagonista è a casa da sola e pensa al fatto che lui non si fa sentire, in cui è a casa da sola e pensa al messaggio che non arriva, va in un negozio da sola e non sa che biancheria acquistare per il nuovo appuntamento, in cui da sola rimugina sulla miglior strategia per farsi invitare ad uscire, in cui è a casa a guardare un film da sola e finalmente le arriva il messaggio tanto atteso.

Qual è la differenza sostanziale, ma per niente banale, tra questi due scenari, care amiche mie?

Sembra una cazzata, ma non lo è per niente!

La ragazza protagonista della storia d’amore da film ha una vita. 

Ebbene sì, ha una vita piena. Piena di amici, piena di uscite, serate divertenti, serate con la famiglia, sport, interessi, svaghi ecc.

È vero che pensa al ragazzo, ne parla continuamente con le amiche e gli amici, e magari a volte li ossessiona pure poracci, ma il fatto di avere una vita cambia radicalmente il modo in cui lei si approccerà al ragazzo di turno. 

E questa è una verità che prima capiremo, prima cambierà radicalmente il tipo di relazioni d’amore che instaureremo. E credetemi se vi dico che parlo per esperienza.

Come potete vedere nel film, pur avendo una vita piena, si rischia di andare in ossessione lo stesso per un ragazzo, quando ci interessa. Ma è normale ragazze, è l’innamoramento, è un’emozione potentissima, è forse una delle più potenti, e grazie al cielo è così! Quante sensazioni meravigliose ha il potere di regalarci! 

Ma sappiamo anche che, se mal gestita, questa emozione può farci tanto male. 

E il nostro scopo è quello di trarre il meglio dalla vita. Di imparare dalle esperienze altrui, da quello che vediamo intorno a noi, per vivere al meglio questa vita.

Quindi sappiamo che l’innamoramento ha il potere di farci perdere la sanità mentale anche quando abbiamo una vita che soddisfa i nostri bisogni (amici, famiglia, passioni e interessi). Immaginatevi che cosa può farci quando abbiamo una vita vuota e che non ci soddisfa.

Il rischio più grande qual è?

Di vedere quella nuova persona che è entrata nella nostra vita, o che speriamo ci possa entrare, come l'unica fonte di soddisfacimento dei nostri bisogni.

E cosa fai quando sei affamata? Mangi con moderazione o ti abbuffi?

Ti fiondi sulla Nutella e dai fondo al vasetto come se non ci fosse un domani e non avessero inventato la bilancia. Confessiamolo.

Ecco che quindi in questo caso i rischi diventano non uno ma due.

Il primo rischio è quello di dare un ruolo centrale a questa persona con cui vorremmo una relazione.

Gli ometti, che hanno fiuto per queste cose, si spaventano facilmente quando all’inizio di una relazione trovano una donna che identificano nella loro testa come “bisognosa”, perché vedono messa in pericolo la loro libertà. 

E attenzione, non fate l’errore di pensare “ecco il solito stronzo che vuole fare il pirla in giro”, per libertà loro intendono fare i pirla con i loro amici e giocare con la Playstation o semplicemente avere la libertà di mantenere i loro spazi e i loro interessi. Va da sé che se loro vedono che voi non ne avete di interessi e non ne avete di amici, capiscono che, nel momento in cui la relazione tra voi proseguirà, voi gli richiederete tutto il loro tempo.

Il secondo rischio 

Vi ricordate l’esempio della Nutella? 

Quando siete affamate cosa vi mangiate? L’insalatina sana sana? O vi fate un bel panozzo con la salamella? 

Avete presente i bei tempi quando si usciva dalla discoteca alle 4 del mattino con una fame nera? Non è che andavate al baracchino dello zozzo e gli chiedevate uno yogurt possibilmente light. No, andavate là e vi facevate fare un paninozzo con la salamella e qualunque cosa ci fosse da infilarci dentro, pure se eravate vegetariane! Ahahaha no dai scherzo, o forse no.

Comunque il concetto è un po’ questo, quando sei sazia di emozioni, la tua vita ti basta a soddisfarti, quantomeno nelle aree più importanti della tua vita. Cioè ci siamo capite no? C’hai una vita bella, una vita che ti piace, che ti soddisfa, un lavoro di cui sei contenta... Ecco se hai quella roba lì, non è che qualunque cosa ti passi davanti te la mangi perché hai una fame che non ci vedi. Ti puoi permettere di scegliere. È questa la cosa figa!

Quando invece hai una vita che non ti piace, quando sei affamata, qualunque stronzo o sfigato ti dia un minimo di attenzioni, e quindi ti sembra che possa placare la fame nera che hai, tu che fai? Te lo porti a casa. 

Quando invece quella roba lì, è una roba che ti fa solo male, perché lo sappiamo tutte che la mattina dopo i peperoni del panino dello zozzo ci si riproponevano fino a farci maledire tutto il calendario!

E noi gli stronzi e gli sfigati non li vogliamo, giusto? Non rientrano nella storia d’amore da film.

La protagonista

Allora la riflessione che ho fatto è che se vogliamo una storia d'amore da film, forse dovremmo cominciare ad essere il tipo di donna che è la protagonista di una storia d’amore da film.

Una donna indipendente.

Una donna con una vita soddisfacente.

Una donna felice.

Vogliamo essere le protagoniste della nostra storia?


Se ti è piaciuto questo articolo commentalo o condividilo con i tuoi amici

Commenti


Conosciamoci meglio

Clicca sui pulsanti

Ti aspetto sui Social