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Si parla di

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Ansia? No, grazie!

Foto di Gerd Altmann da Pixabay 


Avete presente quello stato d’animo in cui vi trovate prima di un viaggio, prima di un esame, prima di un primo appuntamento o prima di un colloquio? 
Quella sensazione di oppressione che si impossessa di voi e che per liberarvene non basterebbe nemmeno un esorcista? 
Quell’impressione di avere un nano seduto sul petto che vi schiaccia tutto lo schiacciabile e vi impedisce di respirare, portandovi in uno stato di apnea e affanno perenne?

Ecco quella cosa si chiama ansia e molto spesso è dettata dalla paura di fallire, dimenticare, non essere all’altezza ed è colei che sostanzialmente vi fotte!
Eh sì perché qualsiasi cosa farete in preda a questo stato mentale difficilmente vi riuscirà bene, il panico prenderà il sopravvento e perderete lucidità e concentrazione.

Dunque, a parte assumere intere boccette di fiori di Bach a mo’ di shottini di Vodka, nonché rimedi naturali di vario genere, stile camomilla, valeriana e chi più ne ha più ne metta per tentare di sedare la vostra sofferenza, io ho provato sostanzialmente 3 rimedi che voglio condividere con voi:

1) Ridicolizzare. 
Una volta, non ricordo chi mi ha detto “quando una persona ti mette soggezione il segreto per riuscire a vederla come una persona normale è immaginarla sul cesso, siamo tutti uguali lì!”
A parte che dietro a questa affermazione si nasconde una grande verità e cioè che nonostante i ruoli assegnati dalla società, sostanzialmente siamo tutti uomini uguali e magari il nostro professore o il nostro capo al cesso fanno degli imbarazzanti rumori, per non parlare degli odori! Fa ridere? Sì! Ed è proprio questo lo scopo, ridicolizzare ciò che ci spaventa per renderlo più “normale”, fargli perdere le sembianze di un fantasma che incute terrore. I fantasmi, Scooby-Doo insegna, molto spesso sono solo un travestimento che nasconde il più sfigato della situazione.

2) Ridimensionare le possibili conseguenze. 
Cosa diavolo mai ci potrà capitare se non passiamo un esame, falliamo una prova o facciamo una brutta figura? Moriremo forse? Perderemo qualcuno dei nostri cari? La nostra vita non avrà più un futuro? Ebbene no! Quindi non c’è nessunissimo motivo per sentirsi come se stessimo per andare al patibolo! Sbaglieremo? E allora? Un bel macchissenefrega ce lo vogliamo mettere? Il giorno dopo vivremo lo stesso? Ebbene sì! Inoltre teniamo presente che più “easy” la prendiamo e più è probabile che saremo nel giusto stato di serenità che ci consentirà di svolgere quella data cosa a occhi chiusi.

3) Riequilibrare il giusto valore delle cose. 
Pensare alle cose veramente gravi della vita, che ne so, guardatevi un telegiornale, a volte è illuminante (ma solo a volte eh e mi raccomando non credete a tutto quello che sentite!). Focalizzate la vostra attenzione sul fatto che “è solo un esame”, “è solo una cena” o “è solo un colloquio”, nostro marito non sta andando in guerra, i nostri figli non stanno entrando in ospedale e nostra madre non è malata. Una volta compreso che la cosa X che ci sta facendo impazzire è fondamentalmente una cazzata montata a neve per l’occasione da quella brutta bestia dell’ansia, svanirà l’incantesimo e le cose riprenderanno il loro giusto valore.

Infine un ultimo consiglio: provate anche un sano e martellante autoconvicimento stile “io ce la farò alla grande”, “io sono tosta”, “io ho superato di peggio”, “io sono una gran figa” (sì vale anche esagerare, anzi più si esagera e più funziona!)

Voi avete altre provato altre strategie?

Ps: ovviamente non sto parlando di disturbi psicologici ma solo di quell'ansia da prestazione che ogni tanto ci prende e ci penalizza in determinate situazioni della vita che potrebbero essere affrontate con serenità.


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Commenti

  1. Ahahah!
    posso dire la mia?=)
    io con lo sport sono entrata in questa ottica di idee,del tipo che tanto ce la faccio,che posso arrivare dove voglio.che lo so!
    anche perchè se l'ansia prende piede veramente e arriva quella vera,quella sì che è invalidante!
    blocca tutto!
    cmq il punto 1 è quello che il mio babbo mi ripete da una vita,qualsiasi cosa debba fare e mi vede agitata mi dice "pensa che è tutta gente che va al bagno come te".detta così è una cavolata ma quando ce l'hai devanti aiuta un sacco!!

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  2. I tuoi consigli non fanno una piega e condivido su tutto :-)
    Complimentiii!
    Un sorriso :-D

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  3. Te lo ricordi Muttley, il cane del cartone animato degli anni '80? "Medaglia, medaglia, medaglia"... io penso a lui e mi viene da ridere! Sempre! L'ansia non passa del tutto, ma almeno ci rido sopra!

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  4. @Mandorla: hahahahaha vedo con piacere che questa tecnica del cesso è largamente diffusa!! Grande tuo papà, è vero che aiuta!!

    @Simona: grazie mille! Un abbraccio

    @Eva: Brava! Ognuno ha il suo metodo, l'importante è non farsi prendere dal panico. Proverò anch'io con Muttley!! hihihihi

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  5. Awesome post. È piaciuto molto leggere il tuo post sul blog..

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  6. Ho inteso post su qualcosa di simile sul mio sito e mi avete dato un'idea. Cheers.

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