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Quando ci si lascia: cosa fare e cosa no

Foto di Steve Watts da Pixabay 



E poi, un giorno, accade che una relazione finisce. Per volere di uno o dell’altro, o di entrambi, si decide che, da quel momento in poi, le strade di due persone che si sono amate si separano.
Non sai bene come si fa a non considerare più quella persona parte della tua vita, a non rivolgerti più a lei nel momento del bisogno e a non condividere più con lei ogni cosa bella o interessante che ti accade. Ma è così e devi prenderne atto.
Si dice che la fine di un amore si possa paragonare a un lutto e non credo che sia solo per il dolore che si prova, credo che si intenda che, come per ogni lutto (chi l’ha provato ahimè lo sa) ci vuole del tempo per riuscire innanzitutto a rendersene conto.
Si dice che questo processo può richiedere dai 6 ai 12 mesi, ma che poi alla fine ognuno ha i suoi tempi.
Quello che farete in questo frangente, lasciatevelo dire dall’alto della mia famigerata esperienza, è molto, molto importante per la vostra sanità mentale e per quella delle future relazioni!
Cosa non fare

Innanzitutto, sappiatelo, non serve proprio a niente cercare di esorcizzare il dolore passando dal funerale alla fiesta ininterrotta
Uscire tutte le sere, ubriacarsi, e darla in giro è la cosa più sbagliata che si possa fare perché prima o poi sarete costrette a trovarvi da sole e sobrie con il vostro dolore e se avrete cercato di essere quelle che non siete, se avrete pensato “finora ho fatto la brava ragazza e guarda dove sono finita, ora si cambia registro”, ciò che vi resterà in mano sarà paragonabile alla sabbia che vi resta quando stringete il pugno. 
Se non siete fatte così, se non siete il tipo di ragazza “sportiva” che si diverte e vive le relazioni con leggerezza non lo diventerete certo adesso, bensì quando saranno passati i fumi dell’alcool, vi guarderete allo specchio e non vi riconoscerete più. 
A quel punto vi renderete conto che, oltre al dolore e ai ricordi stracciati e gettati via, avrete permesso al vostro ex di farvi l’ennesimo danno: trasformarvi in ciò che non siete e che non avete mai voluto essere.

Un’altra tecnica ingannevole è quella di cercare conforto tra le braccia del primo che capita a tiro
In questo momento non siete lucide, non siete in grado di valutare l’uomo che vi trovate davanti e cadrete nella peggiore delle inculate o, peggio ancora, quando vi risveglierete dal torpore vi chiederete “Ma questo chi cazzo è? E soprattutto chi cazzo lo vuole?”.
Anche in questo caso ciò che vi rimarrà in mano sarà praticamente niente.

Poi ci sono quelle che si chiudono in casa, armate di Kleenex, a guardare film strappalacrime, sfogliare ossessivamente le foto dei viaggi fatti con l’ex, e piangere litri e litri di lacrime che non faranno altro che buttare ancora più giù il vostro umore, talmente giù che ci vorrebbe un minatore per ritrovarlo. Sbagliatissimo! 

Soffrire ci sta, piangere ci sta, cercare di rielaborare i ricordi e metterli nel giusto posto (per la cronaca il giusto posto è una scatola da non riaprire mai più) ci sta ma, ragazze, bisogna farsi forza! Altrimenti qui in mano vi rimangono solo fazzoletti umidi e pieni di muco!

Come uscirne? 

Il segreto sta nell’equilibrio e nelle persone a cui volete bene.
State con i vostri amici, quelli più cari, quelli con cui potete permettervi di essere triste ma con cui potete anche ridere.
State con la vostra famiglia che vi farà sentire l'amore di cui avete bisogno in questo momento.
Impegnatevi nel lavoro, ché Dio non voglia che vada a puttane pure quello in questo momento! 
Uscite a bere e a divertirvi, senza bisogno di eccedere, di fare chissà cosa, solo passando una bella serata a ridere in compagnia, cercando di svagarvi e di non pensare per un po’ a quanto vi sembra che la terra sotto i vostri piedi stia crollando.

Ricordatevi che quella terra che vi sorregge non è fatta solo dal vostro ex ma è fatta di tante altre persone che vi vogliono bene e di tante altre cose che vi rendono felici. 

Concentratevi su un hobby, qualunque esso sia, fate cose che vi fanno sentire bene, se serve cucinate come forsennate, andate al cinema con le amiche,  e mi raccomando guardate film divertenti!
Il conforto arriverà ma non dalle braccia del primo che passa, meritate di più!

Per ora siete sole, è vero, e dovrete  imparare a coccolarvi da sole, con un bagno caldo, spupazzando il vostro gatto, comprandovi delle cose sfiziose o cucinandovi qualcosa di buono, questo almeno finché non avrete elaborato il vostro lutto e sarete pronte ad aprirvi a un uomo, quello giusto, quello che corrisponde ai vostri desideri, quello che, si spera ma le carte in regola le ha, non vi farà male di nuovo.


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Commenti

  1. Anni fa, un'amica, mi disse una frase che rende bene l'idea dei tempi di un amore:

    "Come un amore ha bisogno di una fase di inizio, per esprimersi, necessita anche di un periodo di fine, per concludersi davvero del tutto. Ci vuole tempo per dire ti amo, tempo per dire non ti amo più".

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  2. Mai parole più vere furono pronunciate! Saggia la tua amica! ;)

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  3. confermo...io ci ho messo piu' o meno un anno per dire non ti amo piu' e per compiere un vero atto d'amore nei confronti di me stessa...
    succede, succede....
    sempre belli i tuoi post!
    alla prossima
    Ametista

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  4. ebbene io ho fatto tutto... mi son buttata tra le braccia del primo della lista dei papabili eppoi mi sono data alla pazza gioia (sono ancora lì?) per chudere per sempre la porta alla mia grande storia. Rsultato? non ho guardato il mio mostro interiore subito, ho preso tempo, mi sono fatta forte, abbastanza forte da imparare a gestirmi da sola e a volermi bene come nessuno farà mai. Quindi io voto per la pazza gioia!

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  5. Eccomi qui, ad affrontare il mio lutto privato... Sono in piena fase aggressivo-paranoico, e per non farmi film sul mio ex cerco di uscire il + possibile. Il più possibile, non tutte le sere!
    Ho anche chi mi fa passare un paio di orette piacevoli tra le lenzuola, ma è uno solo, non vado a darla in giro!
    Penso che potrei stare molto peggio, quindi per ora va bene così...

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  6. attenzione pensieriscomposti! prima o poi il giovanotto delle lenzuola ti presenterà il conto! bon vojage...:D

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  7. Mamma mia ragazze quanti commenti! :)

    @Ametista: Ora capisco la "strada nuova" di cui parlavi nell'altro commento...complimenti per la forza e per l'atto d'amore nei confronti di te stessa, è sempre una gran cosa! Grazie di leggermi assiduamente e dei tuoi favolosi complimenti! Ti adoro! :)

    @MariaSole: imparare a gestirsi da sole e a volersi bene è la cosa giusta da fare, la prima e la più importante, quello che conta è non avere rimorsi per ciò che si è fatto durante la fase "pazza gioia", non bisogna mai perdere se stesse secondo me, per il resto...è tutta vita! ;)

    @pensieriscomposti: è giusto che tu faccia ciò che ti fa stare bene, ma stai attenta che sia ciò che ti fa stare bene DAVVERO, non fragili palliativi che rischiano di frantumarsi e frantumarti. Come dicevo nel post, un sano conforto si può trovare nelle persone che ci vogliono bene e ci riscaldano nelle fredde giornate di tristezza!
    Morale a parte, mi dispiace per quello che stai vivendo, ti sono vicina, so che è dura ma passa, credimi...passa e ne uscirai più forte! Un caro abbraccio

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  8. ma quanto dura la fase "pazza gioia"?

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  9. Non so, sai poi ognuno è fatto a modo proprio ma secondo me la fase "pazza gioia" dura finché non arriva il momento in cui pensi "ma che cazzo sto facendo? non è così che voglio vivere la mia vita, io non sono così" e allora ti fermi e recuperi te stessa cercando di affrontare il dolore o il distacco come faresti tu e non come farebbe qualcun altro.
    Questo però è solo il mio modo di vedere le cose. :)

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  10. @Maria Sole... tranquilla, il giovanotto nn presenta il conto... non può!
    Io credo che la fase pazza gioia dipenda anche un pochino dall'età in cui si affronta. Non è un fatto assoluto, ma + si va "in là", prima si capisce che si sta facendo una cosa sbagliata.
    @Cosmic: grazie mille. Sono nella fase violenza su me stessa per non mandargli messaggi o mail...

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  11. eh...facile a dirsi... classe 81 come (credo) la padrona di casa, mi tengo stretta la mia fase pazza gioia, non ammetto di appartenere a nessuno come in Colazione da Tiffany, ho bisogno di metri cubi di aria attorno a me e non sopporto le etichette...da me si chiama "fare i morosetti"...ho fatto la moglie per un po' e non ne voglio sapere più niente di spesa, lavatrice a due e trombate del sabato mattina...l'unico dubbio che mi sento addosso è sapere se esiste qualcuno in grado di guardati negli occhi 3 secondi al giorno per tutti i giorni della tua vita...ed essere concentrato solo si di te, per 3 secondi...e mentre ti coccoli questo dubbio che vuoi fare? censire le agenzie matrimoniali? impersonare la tristezza della zitella? o vivere la vita per la bellezza che ogni secondo ti può dare? la vita ci sorride, sempre. mi basta! (ah, sn billarossa!)

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  12. Per farti un po' sorridere:
    http://www.discorrere.com/2010/10/viva-le-donne.html

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  13. @pensieriscomposti: conosco bene quella fase...resisti, resisti, resisti, ce la puoi fare, pensa che ce l'abbiamo fatta tutte! :)

    @MariaSole: classe 80! :( Eh questa domanda esistenziale dei 3 secondi per tutta la vita è agghiacciante...io non lo so se esiste, ci spero ma non ci credo!
    ahahahaha
    Comunque hai ragione, bisogna apprezzare la vita, perché è una, scorre velocemente che nemmeno ce ne rendiamo conto e perché non ci si può certo rovinare l'esistenza per uomo!
    ps. ma quindi tu sei la billa che mi commentava all'inizio?

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  14. Ah dimenticavo @Discorrendo: mi hai fatto morire dal ridere, ti ho anche commentato il post, RAGAZZE ANDATE A LEGGERLA! :)

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