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Visualizzazione dei post con l'etichetta amore

Si parla di

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Il limite da non oltrepassare

Foto di  Manfred Antranias Zimmer  da  Pixabay   In ogni rapporto c’è sempre un limite oltre al quale non è più possibile tornare indietro. A volte quel limite è quando inizi a provare qualcosa per una persona, amore o affetto sincero, dopo non puoi più tornare indietro e smettere di provarlo. O forse sì? Forse c’è qualcosa che rompe i rapporti in modo irreparabile, forse c’è un limite, in senso negativo, che una volta oltrepassato è impossibile tornare indietro e sistemare le cose?

L'Ipocondriaco sentimentale

Foto di  192635  da  Pixabay   L'ipocondriaco sentimentale è quello che, poverino, ce le ha tutte lui . Lui è ferito dalle storie passate, lui ha paura e si difende da tutti, lui non si vuole sentire impegnato perché non sarebbe in grado di dare niente, lui non si vuole innamorare perché non vuole soffrire, lui è un uomo complicato e deve essere capito, lui, anche volendo, non riesce ad amarti come meriteresti. Insomma sto poro Cristo è un vero e proprio caso umano! Tu magari all'inizio ci provi anche a cercare di capire tutte le sue paure, le sue difese e le sue stronzate (diciamocelo), ma poi a un certo punto ti porrai la domanda fondamentale: ma non è che sono tutte cazzate?

La storia d'amore da film: come funziona?

Foto di  mohamed Hassan  da  Pixabay   Allora amiche, partiamo da un presupposto che credo ormai sia risaputo ma non lo ripeteremo mai abbastanza: il carissimo Signor Disney era un cazzaro.  Ci ha creato più turbe psichiche lui che tutti i possibili traumi della nostra infanzia! Penso che probabilmente se creassimo un’associazione “donne dalla vita sentimentale rovinata dal Sig. Walt” e gli facessimo causa potremmo chiedergli i danni morali. Ok, adesso la smetto, che qui finisce che mi fa causa lui! Ma detto questo, bisogna dire che anche i fantastici film romantici Hollywoodiani con il loro happy ending non hanno contribuito alla nostra sanità mentale. Però vorrei che oggi ci soffermassimo su un dettaglio che probabilmente ci è sfuggito. Fateci caso, in tutti quei film romantici, in cui la ragazza perde la testa per il ragazzo di turno, lei che tipo è?

Gli Ex: poche gioie e molti dolori

image via <a href="https://www.peakpx.com">Peakpx</a> Sì lo so che adesso salteranno tutti fuori come funghi in ottobre a dire che loro sono fortunati, che sono rimasti amici, che sono una famiglia allargata. E, per carità, esiste anche questo ma è una cosa più rara dei funghi a gennaio! La vera verità è che nella maggior parte dei casi gli Ex sono l’equivalente di un gatto incazzato appeso ai cosiddetti. Gliene va dato atto, però, che non sono tutti uguali, si differenziano per peculiarità e grado di pateticità. Partiamo dalla categoria che considero il male minore e di cui probabilmente tutti abbiamo fatto parte qualche volta.

Principe Azzurro o Pirata

Foto di  Clker-Free-Vector-Images  da  Pixabay   Le ragazze sognano il Principe Azzurro ma si innamorano del Pirata. Questo è un dato di fatto. Non negatelo! Sogniamo il ragazzo perfetto, dolce, sensibile, romantico, insomma…azzurro ma alla fine siamo sempre attratte dai bad boys , quelli tenebrosi, sfuggenti e anche un po’ problematici. La domanda è: Perché? Perché potendo avere una vita semplice e fiabesca con un Principe preferiamo il Pirata?

I suoceri e gli incubi annessi

Foto di  Ginger Palmisano  da  Pixabay   Titolo da film horror vero? Ebbene sì, anche loro fanno parte del fantastico mondo delle relazioni perché in un modo o nell’altro il becco ce lo mettono sempre! Grazie di esistere! Se le cose sono già complicate in due figuriamoci in quattro, con persone che hanno una mentalità diametralmente opposta alla nostra e, diciamocelo, anche lievemente giurassica! Ma se il rapporto a quattro è complicato ancora di più lo è quello a tre: io, mammeta e tu! Eh sì, la famigerata suocera regala le perle migliori. Ma facciamo degli esempi. C’è quella che

Il primo appuntamento

  Foto di  StockSnap  da  Pixabay   ll primo appuntamento è un evento che per la maggior parte delle donne richiede un’ attenta preparazione che molto spesso inizia una settimana prima. Depilazione accurata, manicure d’obbligo, shopping preventivo e magari anche parrucchiere d’urgenza. Nelle sere precedenti facciamo le prove dell’abbigliamento, del trucco e del parrucco, un po’ per non trovarci quella sera in preda al panico e un po’ per ingannare l’attesa che sembra non finire mai. Arrivato il fatidico giorno proviamo un misto di paura ed eccitazione , paragonabile solo a ciò che prova un uomo, no, non prima del primo appuntamento bensì mentre guarda l’attaccante della sua squadra del cuore davanti al dischetto, prima di tirare un rigore. Mi sono sempre chiesta perché proviamo tutta questa agitazione come se stessimo andando al patibolo . Del resto cosa potrà mai succedere?

Amati

Foto di Jeremy Segrott da Flickr "Se non ami te stesso non puoi amare gli altri" È una di quelle frasi che si sentono dire spesso, ma cosa significa veramente? In che senso non posso amare gli altri se non amo me stesso? E cosa significa amare sé stessi?

Tu vuoi quello che vogliono tutti

Damon and Elena kiss   “ Tu vuoi quello che vogliono tutti.” “Cosa?” “Vuoi un amore che ti consuma, vuoi passione e avventura e anche un po’ di pericolo ”. Sarà che la vita quotidiana poi è fatta di tutt'altro: la spesa, le bollette, i panni da stirare e la birra sul divano davanti alla tv alla Homer Simpson però noi donnine siamo cresciute sognando avventure, amori da togliere il fiato, passione da "ti sbatto contro al muro". E se all'inizio di una storia sembra di vivere in un film perché ogni momento è magico e il cuore ci batte da scoppiare in petto solo allo sfiorarsi delle dita , con il passare del tempo, lo stress, i problemi della vita e magari mettici pure i figli, le cose cambiano e arriva lei, terza incomoda immancabile in ogni relazione:

Andare avanti

Foto di  Leni_und_Tom  da  Pixabay   Quante volte abbiamo provato e riprovato a sistemare situazioni che ritenevamo importanti? Quante volte abbiamo cercato con ogni mezzo di salvare rapporti per noi speciali? Quanti esami di coscienza ci siamo fatti per capire dove stava l’errore e non ripeterlo ? E quanta delusione abbiamo provato quando, dopo ogni tentativo, ci accorgevamo che quella situazione e quel rapporto non ne voleva sapere di sistemarsi?

Troppa sensibilità?

Foto di  Enrique Meseguer  da  Pixabay   Quante sono le persone nella vostra vita che pensate vi vogliano veramente bene? Quelle sulle quali potete contare nei momenti difficili?  Quelle davvero pronte a darvi una mano nel momento del bisogno? Quelle che sapete non vi abbandoneranno mai? Non parlo di quei rapporti nati da poco, che all’inizio si sa è tutto fuoco e fiamme. Non parlo nemmeno di quelli con la data di scadenza scritta in fronte, che ti accompagnano nel percorso per un po’, sembrando le persone più importanti della tua vita ma poi puff, all’improvviso, per un motivo o per un altro, ti giri e non ci sono più. Parlo di quei rapporti veri , di quelle persone che non ti ferirebbero mai volutamente, che non ti lascerebbero mai a terra e soprattutto che non sferrerebbero mai il colpo di grazia. Quelle che ti vogliono bene come fossi una parte di loro e che metterebbero da parte sé stessi per aiutarti.

La porta della tua vita

Foto di  Arek Socha  da  Pixabay   Ognuno di noi ha una porta.  Un ingresso dal quale decide di far entrare le persone che incontra nel proprio cammino . C’è chi questa porta la tiene spalancata perché si fida di chiunque incontri, c’è chi invece l’ingresso lo vede diventare sempre più piccolo e angusto, a furia di far entrare gente che non se l’era meritato. Il problema è che molto spesso facciamo entrare delle persone con i presupposti sbagliati. Ho sempre ragionato con la filosofia del “Questa cosa mi migliora la vita?” Se la risposta era sì, lasciavo entrare.  Ad oggi comincio a pensare che questo sia il presupposto sbagliato da cui partire.

Relazioni senza impegno

Foto di  Karen Warfel  da  Pixabay   Quando due persone cominciano a frequentarsi è pura magia.  Sentiamo il cuore che batte mentre scegliamo l'abbigliamento da indossare per uscire con lui, diventiamo più avventurose e cominciamo a seguirlo nei suoi interessi, pensiamo solo a fare l'amore con lui in ogni istante.  Lui, d'altro canto, oltre a pensare a fare l'amore con noi in ogni istante, ci apre la porta quando scendiamo dalla macchina, si preoccupa se sentiamo freddo la sera mentre giriamo per le vie del centro e talvolta riesce persino a portarci dei fiori. Poi i due in questione si mettono insieme. 

Quando non è innamorato di te

Foto di  S. Hermann & F. Richter  da  Pixabay   Due persone si conoscono, si piacciono, si parlano, si capiscono, magari si frequentano, magari vanno anche a letto insieme e vivono momenti di particolare intesa.  Agli occhi di un poco attento osservatore parrebbe che tra loro stia iniziando qualcosa   Si sa, le cose iniziano piano piano e poi si vede dove vanno. Si gode di quei bellissimi momenti che sono l’inizio. Inizio di cosa poi magari non si sa neanche bene però le emozioni che provi fanno ben sperare. Finché a un certo punto arriva lui e dice: “Non sono innamorato di te”.

Il trombamico

Foto di  suju-foto  da  Pixabay   “Il tromba che?” “Ma sì, il trombamico!” “E chi è il trombamico?” “Un amico con cui vai a letto” E’ così che nell’era moderna si coniano nuove figure sociali da integrare a quelle classiche del tipo “fidanzato”, “marito”, “amante” addirittura se vogliamo. Oggi abbiamo anche il “trombamico” (vi prego leggetevi la definizione di "nonciclopedia"): un amico con cui fai sesso , evidentemente del buon sesso (chettelodicoaffà), ma senza alcun tipo di legame sentimentale . O magari sì, nel senso che gli vuoi bene come all’orsacchiotto che tieni sul comodino, beh magari ti fa più sesso dell’orsacchiotto ma è fondamentale mantenere le distanze. Le regole sono semplici

I gesti romantici

Foto di  aliceabc0  da  Pixabay   Quanto contano i gesti da film in una relazione?  Avete presente, per dirne una, quelle cose alla Richard Gere che va in limousine sotto casa di Julia Roberts?  Che poi alla fine, sempre lì si torna, si rifà al principe che correva a salvare la principessa sul cavallo bianco! Grazie Signor Disney, grazie! Ecco queste cose possono essere un tantino fuorvianti .  Se ci siamo fatte rimbecillire da queste cagate, sicuramente penseremo che un uomo che ci ama fa questi gesti. I tranelli sono due:

Viaggio o destinazione?

Foto di  Gerd Altmann  da  Pixabay   Camminare senza meta ti insegna a imparare ad apprezzare il viaggio anziché la destinazione. Ci sono momenti nella vita in cui non puoi sapere dove stai andando, puoi solo goderti ogni singolo passo. Se mentre il piede poggia per terra, pronto a darti nuovo slancio, ti senti bene allora forse non conta dove stai andando. Certo, le incognite spaventano e le domande si affollano nella mente: “Dove mi porterà tutto questo?”, “E se la destinazione fosse sofferenza?” “E se alla meta non ci arriverò mai?”

Il Bugiardo

Foto di  mariann72  da  Pixabay   Quello che “E’ un tipo misterioso”, “E’ una persona riservata”, “A lui non piace parlare di sé” . Ma non è che per caso è soltanto un bugiardo , solo che noi, ancora troppo inebriate dai fumi della cotta, non ce ne rendiamo conto? Tra una persona riservata e una di cui non ci si può fidare ci sono delle grosse differenze, ecco come identificare il bugiardo:

Quando il futuro diventa condizionale

Foto di  Jess Bailey  da  Pixabay   “Ti amerò per sempre” “Non ci lasceremo mai” “Sarò sempre al tuo fianco” “Se cadrai mi troverai accanto a te” “Lotterò con te” “Ti stringerò a me ogni giorno” “Ti amerò sempre di più” “Sarò la persona che vedrai ogni mattina quando ti svegli”. Sono promesse importanti, ipoteche sul futuro, cambiali firmate.     Se le parole valessero come una firma, ci sarebbero molte persone perseguibili a questo mondo.  I verbi al futuro si usano troppo indiscriminatamente, si sfoggiano come una rara abilità, si prestano per poi prenderseli indietro. Dovrebbe esistere un tribunale delle promesse e un carcere di massima sicurezza per i millantatori del “per sempre” .  Non è forse un’infame truffa parlare al futuro quando poi nella vita tutto può cambiare?

Chiodo scaccia chiodo?

Foto di  Andy Gries  da  Pixabay   Quando una relazione finisce e noi ci troviamo nuovamente single , si affollano intorno a noi amici che ci vogliono presentare un nuovo ragazzo o persone che ci esortano a cercare qualcuno che ci faccia dimenticare le nostre pene d’amore. Forse può capitare che in momenti di particolare sofferenza si abbia bisogno di affetto, attenzioni o anche solo di un’iniezione di autostima ma sarà vero poi che chiodo scaccia chiodo? Oppure può esistere un lasso di tempo, che io definirei “periodo refrattario” , in cui ogni ulteriore stimolazione sentimentale può generare fastidio o addirittura dolore?

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