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Le domande giuste

Foto di  Gerd Altmann  da  Pixabay   Perché capitano tutte a me? Perché proprio a me? Che cosa ho fatto di male nella vita? Perché non me ne va mai dritta una? Perché nessuno mi capisce? Perché incontro sempre uomini stronzi? Vi è mai capitato di farvi queste domande? A me molto spesso.

La storia d'amore da film: come funziona?

Foto di  mohamed Hassan  da  Pixabay   Allora amiche, partiamo da un presupposto che credo ormai sia risaputo ma non lo ripeteremo mai abbastanza: il carissimo Signor Disney era un cazzaro.  Ci ha creato più turbe psichiche lui che tutti i possibili traumi della nostra infanzia! Penso che probabilmente se creassimo un’associazione “donne dalla vita sentimentale rovinata dal Sig. Walt” e gli facessimo causa potremmo chiedergli i danni morali. Ok, adesso la smetto, che qui finisce che mi fa causa lui! Ma detto questo, bisogna dire che anche i fantastici film romantici Hollywoodiani con il loro happy ending non hanno contribuito alla nostra sanità mentale. Però vorrei che oggi ci soffermassimo su un dettaglio che probabilmente ci è sfuggito. Fateci caso, in tutti quei film romantici, in cui la ragazza perde la testa per il ragazzo di turno, lei che tipo è?

Chi (s)offre di più?

Foto di FrancescaBo Una cosa che mi sfugge è la ragione della competizione che alcune persone ingaggiano a chi soffre o ha sofferto di più.  Come se ci fosse un'asta segreta del dolore di cui solo loro sono a conoscenza. Vi è mai capitato? Appena ti sentono dire che hai un problema nella vita, loro ne hanno uno più grande. 

Gli Ex: poche gioie e molti dolori

image via <a href="https://www.peakpx.com">Peakpx</a> Sì lo so che adesso salteranno tutti fuori come funghi in ottobre a dire che loro sono fortunati, che sono rimasti amici, che sono una famiglia allargata. E, per carità, esiste anche questo ma è una cosa più rara dei funghi a gennaio! La vera verità è che nella maggior parte dei casi gli Ex sono l’equivalente di un gatto incazzato appeso ai cosiddetti. Gliene va dato atto, però, che non sono tutti uguali, si differenziano per peculiarità e grado di pateticità. Partiamo dalla categoria che considero il male minore e di cui probabilmente tutti abbiamo fatto parte qualche volta.

Essere Donna

Foto di  Ben Kerckx  da  Pixabay In occasione della Festa delle Donne , voglio raccontarvi cosa vuol dire essere una donna nel 2019 sul social network più famoso e redditizio al mondo: Facebook. Il mio profilo Facebook è legato al blog, motivo per cui accetto l’amicizia anche di persone che non conosco per ampliare i miei contatti e, perché no, pubblicizzare il mio blog. Ogni giorno mi ritrovo con centinaia di richieste di amicizia . Alcune volte riesco a filtrarle ma altre volte, lo confesso, per mancanza di tempo e anche un po’ per disperazione, non ho controllato chi fosse a chiedermi l’amicizia e ho semplicemente accettato. Pessimo errore.  Sono rimasta letteralmente scioccata da quanto Facebook sia pieno di uomini che non so come altro definire se non pervertiti. Mi sono ritrovata messaggi privati con espliciti inviti e proposte sessuali irripetibili. Ho dovuto bloccare molti profili di uomini che continuavano a scrivermi nonostante io non gli rispondessi ma

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